Debitore ottiene un maxi risarcimento del danno causato da una Banca creditrice

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Una società di recupero crediti deve svolgere il proprio lavoro nel pieno rispetto dei dati sensibili riservati del debitore. Nel caso di specie una società di recupero crediti incaricata da una Banca creditrice non ha osservato tali paletti intaccando la sfera privata del debitore  continuamente vessato da  telefonate sul posto di lavoro ed ai congiunti al fine di indurlo a restituire il prestito.Orbene, tale comportamento configura un danno non patrimoniale risarcibile.  Lo ha stabilito il Tribunale di Chieti che con la sentenza 883/12  ha condannato la società  di recupero crediti e la Banca al risarcimento del danno non patrimoniale subito dal debitore condannandole al pagamento della somma di Euro 10.000 cadauna.Tale sentenza è di estrema importanza perchè potrebbe portare altri debitori ad intraprendere azioni legali analoghe.

Avv. Marina Pierri
Avv. Marina Pierri

Iscritta all’ordine degli avvocati di Lecce dal 10/09/2010.
Oltre 10 anni di esperienza

Avv. Marina Pierri
pierri@avvocatopierri.it

Iscritta all’ordine degli avvocati di Lecce dal 10/09/2010. Oltre 10 anni di esperienza