Accertamento sulla base del consumo del vino: illegittimo (Sentenza del 18/01/2017 n. 1013 – Corte di Cassazione)

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All’esito di una verifica fiscale effettuata presso una ditta individuale esercente l’attività di ristorazione, l’agenzia delle entrate rilevava maggiori ricavi sulla base dei numeri dei coperti praticati in un anno sulla base del consumo di vino pari a 33 cl pro capite. Tale criterio è assolutamente impreciso, non idoneo, dunque, a giustificare una corretta ricostruzione dei ricavi.

L’operato dell’Ufficio in relazione alla metodologia praticata è assolutamente illegittimo  per una serie di considerazioni quali: a) la quantità di consumo di vino per pasto appariva un dato aleatorio, perchè variabile in relazione ai gusti ed alle abitudini di ciascun cliente; b) un ristorante tipico, come la ditta ricorrernte utilizzava una quantità di vino per la preparazione di alcune sostanze; c) il vino somministrato ai clienti poteva essere rifiutato dai clienti, per vari motivi.

Avv. Marina Pierri
Avv. Marina Pierri

Iscritta all’ordine degli avvocati di Lecce dal 10/09/2010.
Oltre 10 anni di esperienza

Avv. Marina Pierri
pierri@avvocatopierri.it

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